VIAREGGIO. “Leggiamo una lettera che il segretario versiliese del Pd Giuseppe Dati ha scritto e centrato avendo riferimento allo stato di frustrazione economica e sociale della nostra città e diretto con particolare veemenza all’operato del sindaco Betti e della sua giunta. Fa strano leggere queste parole da un segretario di partito, quando è proprio il partito stesso che ha inequivocabilmente ‘toppato’ la campagna elettorale, con un sindaco, un vice e degli assessori che alla prova dei fatti si stanno dimostrando non all’altezza del compito che viene loro richiesto.” Lo scrive Gabriele Chelini, coordinatore del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“I fatti di questi giorni, e mi riferisco al rimpasto di giunta, alla defenestrazione di tre assessori e al tutoraggio coatto all’assessore poi dimissionario Caprili, sono solo l’apice di una caduta a picco di una città che, nella sua classe dirigente di governo non è capace di essere coesa come si dovrebbe e soprattutto pronta a governare in uno stato, per così dire, di forte emergenza.

“Parlo prima ancora che da membro di coordinamento del Movimento Cittadini per Viareggio e Torre del Lago, da persona qualunque, che lavora nell’impresa privata, che da oltre un decennio opera nella nautica viareggina, che vive quotidianamente la trincea dell’economia.

“Caro segretario, la sua lettera o è quella di un buon pater familias nei confronti del figlio in difficoltà, o è un tentativo di farlo apparire, nonostante le solite dichiarazioni di rito che la situazione è grave per colpa dei precedenti (un’abitudine tipica), come inadeguato al compito di amministrare la città. Purtroppo sia nell’uno che nell’altro caso, credo che evidenzi un brutto passaggio nella storia di una città, Viareggio, tradita dai proclami come sempre di cambiamento, che poi invece conducono nei fatti ad una deriva sempre più pesante in termini di assenza di quel promesso cambiamento e di prospettive di ripresa economica.

“In definitiva cogliamo, in questa lettera accorata, il fallimento della proposta elettorale del Pd, che ha offerto specchietti per le allodole, che ha nascosto la vera realtà con cui si presentava alla tornata elettorale e cioè un partito internamente disgregato – e le primarie ne furono già un’evidenza da troppi ignorata -, un sindaco e un vice che cercano di tirare a campare, una mancanza assoluta di idee.

“Perché non basta fare proclami di cambiamento, promettere un vento nuovo se non si ha la forza e le idee per lanciarlo, non si può scopiazzare i vari Renzi&co e poi rendersi conto che la vita ahimè non è un film. O almeno non sulle spalle e sulle vite dei viareggini.

“E concludo dicendo che il Pd negli ultimi anni è riuscito a perdere di tutto a livello nazionale: ora anche a Viareggio ce la sta facendo.”

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